Cenni storici
La storia dell'industria cioccolatiera svizzera affonda le sue radici nei primi anni del XIX secolo. Dal 1890, le fabbriche di cioccolato svizzere conobbero un enorme sviluppo.
I pionieri del cioccolato svizzero
Nel 1819 François-Louis Cailler aprì a Corsier, vicino a Vevey, una delle prime manifatture di cioccolato meccanicizzate e fondò il più antico – e ancora esistente – marchio di cioccolato della Svizzera.
Nel 1826 Philippe Suchard aprì a Serrières, nei pressi di Neuchâtel, una manifattura di cioccolato. A lui fecero seguito Jacques Foulquier (predecessore di Jean-Samuel Favarger) nello stesso anno a Ginevra, Charles-Amédée Kohler nel 1830 a Losanna, Rudolf Sprüngli nel 1845 a Zurigo, Aquilino Maestrani nel 1852 a Lucerna (in seguito San Gallo), Johann Georg Munz nel 1874 a Flawil e Jean Tobler nel 1899 a Berna. Negli anni a seguire, molti altri imprenditori svizzeri fondarono imprese che con la loro attività di successo suggellarono di lì a poco tempo la fama mondiale del cioccolato svizzero.
Invenzioni svizzere
Alla base di questo successo vi sono tre invenzioni svizzere:
- nel 1826 Philippe Suchard inventò il «mélangeur», una macchina per miscelare lo zucchero e il cacao in polvere;
- nel 1875 Daniel Peter, che in precedenza (1867) aveva aperto una fabbrica di cioccolato a Vevey, riuscì nel difficile intento di mescolare il cioccolato con il latte, il che gli valse la fama di inventore del cioccolato al latte;
- nel 1879 Rodolphe Lindt sviluppò nella sua fabbrica di cioccolato bernese il "concaggio", un procedimento con il quale riuscì a produrre il primo cioccolato fondente del mondo.
Dopo queste invenzioni, ovvero dalla fine del XIX secolo, l'industria svizzera del cioccolato conobbe un vero e proprio boom. Dopo il 1900 il cioccolato divenne uno dei principali beni di esportazione della Svizzera. Da allora, il cioccolato svizzero contribuisce a forgiare l'immagine del nostro Paese all'estero.